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Colors - Monochrome - Geometric - Fluid - Contemporary


Jungle scenes 01 (2024)
Acrilico su tela 70x70 cm
Jungle scenes 02 (2024)
Acrilico su tela 70x70 cm


Le opere "Jungle Scenes" di Giorgio Binda evocano visioni lussureggianti e vibranti di un mondo naturale incontaminato. Realizzate in acrilico su tela, queste creazioni di formato quadrato (70x70 cm) ci trasportano in un regno dove la vegetazione prorompente e una tavolozza di colori intensi si fondono in un'unica sinfonia visiva. In queste opere, si percepisce un'esplosione di vita. Pennellate energiche e decise delineano forme organiche, suggerendo la densità della giungla. Il colore gioca un ruolo primario, con verdi profondi che si mescolano a tocchi di colori più vivaci, forse fiori esotici o il piumaggio di creature nascoste. La luce filtra a stento attraverso la fitta chioma, creando un senso di mistero e profondità. L'artista sembra voler catturare non solo l'aspetto visivo della giungla, ma anche la sua energia vitale, quasi palpabile. C'è un senso di immersione totale, come se lo spettatore si trovasse fisicamente all'interno di questo ecosistema brulicante. Entrambe le opere, pur nella loro individualità, condividono un approccio che pone l'originalità al centro. Giorgio Binda sembra interessato a sorprendere lo spettatore, invitandolo poi a indagare le modalità realizzative e i processi creativi sottesi. In questo senso, le sue "Jungle Scenes" non sono semplici rappresentazioni, ma piuttosto interpretazioni artistiche che filtrano la realtà attraverso la sensibilità e la visione unica dell'artista. Centrali, nelle opere jungle scenes si evidenziano figure scure sfumate, riconducibili a primati e silhouette texturizzate con colori primari, identificative di predatori (un leopardo e un coccodrillo). I primati appaiono agitati e starnazzanti per la presenza dei predatori. I predatori appaiono esplorativi e metodici nella quotidiana innocente ricerca predatoria. Entrambi, i primati e i predatori raccontano la lotta per la sopravvivenza, sintetizzando l'essenza dei ruoli nell'esistenza selvaggia. Ci sono particolari significativi dell'arte pittorica di Giorgio Binda: le forme scure dei primati appartengono al corredo astratto dell'autore. Le silhouette multicolori, rappresentative in queste opere dei mantelli dei predatori, sono riconducibili ad elementi più affini all'arte contemporanea. Altro elemento meritevole di citazione rappresenta l'aspetto facciale dei primati che riprende le texture dei predatori ma in nero, è un dettaglio stilistico interessante che suggerisce un legame visivo tra le due figure, il predatore e la sua preda, stilisticamente accomunati pur nella loro diversità. Tale elemento inoltre contribuisce a conseguire una coerenza visiva all'interno della composizione, utilizzando un linguaggio pittorico unificato.
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